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Boom nell’automazione delle risorse umane: 95 miliardi di dollari al 2025
Tra i nuovi astri nascenti delle soluzioni digitali dedicate al mondo delle «risorse umane» e del «change management», Factorial è la prima piattaforma a presentare soluzioni «all-in-one» per le piccole e medie imprese a livello globale.
È boom nell’automazione delle risorse umane: 95 miliardi di dollari al 2025.
In Italia, sempre al 2025, la crescita annuale del giro d’affari sarà pari al 13%, maggiore della media europea dell’11%.
A contribuire maggiormente alla crescita saranno i 5 Paesi che detengono la maggiore quota di mercato in Europa: Germania (22%), Regno Unito (18%), Francia (15%), Italia (10%) e Spagna (7%).
«Il settore dell’HR-TECH, ossia delle soluzioni digitali dedicate al mondo delle risorse umane e del change management si appresta dunque ad una crescita esponenziale» sottolineano gli analisti di Factorial (www.factorial.it), la prima piattaforma a presentare soluzioni «all-in-one» per le piccole e medie imprese a livello globale.
I risultati raggiunti da Factorial, però, sono ancora più promettenti: dal 2019 ad oggi la sua base dei clienti è cresciuta da 70 a 7.000, andando a coprire 9 mercati globali, con una crescita annuale dei ricavi di oltre il 200% ogni anno dal 2019 ad oggi, il che ha reso l’azienda la startup con crescita più rapida del settore.
Factorial è così diventata un «unicorno», ovvero una startup innovativa non ancora quotata in Borsa ma valutata oltre un miliardo di dollari. Nel mondo ce ne sono appena 1.100 di startup così, il 19% delle quali dislocate in Europa.
La società fondata da Pau Ramon, Jordi Romero e Bernat Farrero, ha appena concluso una raccolta da 123 milioni di dollari con un round di finanziamento di «serie C», quello che caratterizza i big player pronti ad acquisire altre società e ad espandersi in nuovi mercati.
In questo round finanziario, guidato da Atomico con la partecipazione di GIC e di tutti i precedenti investitori della startup —tra cui Tiger Global, CRV, K-Fund e Creandum— la crescita è accelerata di 3,7 volte rispetto al round di «serie B» realizzato un anno fa.
In concreto Factorial è la prima piattaforma di gestione automatizzata delle Risorse Umane «all-in-one» per le piccole e medie imprese (PMI) a livello globale.
«Le Risorse Umane hanno subito un enorme cambiamento in ogni settore: sono passate da un focus sul controllo della forza lavoro alla funzione di responsabilizzare ed incentivare i dipendenti. Ottenere questo risultato nel modo giusto si traduce in un punto di forza chiave delle PMI: una cultura affiatata e incentrata sulle persone che molti lavoratori cercano» sottolinea Jordi Romero, ceo e cofondatore di Factorial.
Certo è che la startup continua ad espandere la sua portata globale, fornendo alle aziende una piattaforma HR automatizzata ricca di dati avanzati, analisi delle performance, monitoraggio degli obiettivi, con dati sulle prestazioni dei dipendenti che consentono ai manager di prendere decisioni migliori, nonché feedback personalizzati su punti di forza, obiettivi e orari di lavoro dei dipendenti.
Tra le novità di quest’ultimo aumento di capitale, vi è poi anche l’entrata di Luca Eisenstecken —partner di Atomico— nel consiglio di amministrazione di Factorial.
«Siamo orgogliosi di collaborare con Luca e con tutto il team di Atomico, un’azienda che davvero si preoccupa di assicurarsi che la prossima grande azienda tecnologica sia europea» commenta Jordi Romero.
Factorial si è già posizionata in modo unico per servire un mercato non sfruttato in continua espansione, quello delle PMI che devono affrontare un enorme cambiamento nella loro ricerca di software per le loro Risorse Umane.
La missione è quella di risolvere 2 problemi interconnessi che le piccole e medie imprese in crescita in tutto il mondo devono affrontare.
In primo luogo le PMI tendono a tardare ad assumere personale dedicato alle Risorse Umane: al giorno d’oggi, con l’aumento dello smart working, con la carenza di lavoratori e con l’elevata concorrenza per i talenti, le PMI stanno infatti lottando per rimanere competitive gestendo in modo efficiente la complessità della forza lavoro.
In secondo luogo le PMI sono svantaggiate nel mercato dei software HR rispetto alle grandi imprese, che sono i principali clienti di questi strumenti: solo il 30% delle PMI ha infatti utilizzato un software per la ricerca ed il recruiting dei candidati nel 2021.
E la stragrande maggioranza delle PMI sta ancora facendo uso di semplici fogli di calcolo Excel ed email per gestire turni, ferie, onboarding, congedi per malattia e buste paga.
Ma di solito queste sono soluzioni che vanno bene per svolgere solo un’attività e non si integrano con altri strumenti dei processi aziendali, quindi gli imprenditori perdono di vista il quadro generale. Questo, evidentemente, non lascia molto spazio per concentrarsi sulla crescita delle persone e prendere decisioni oggettive che tengano conto di tutti i dati che si potrebbero avere con i nuovi strumenti.
«Questi due problemi fanno sì che le PMI spesso perdano ciò che dovrebbe essere un punto di forza fondamentale: costruire un’organizzazione che metta le persone al centro di tutto» conclude il ceo e cofondatore di Factorial.
Factorial è un prodotto radicalmente orizzontale che rende ogni attività HR 10 volte più potente e più facile da realizzare, visto che ha tutte le funzionalità riunite in un unico software (invece di una complessa suite di più strumenti, piattaforme e dashboard).
Ad esempio, si può avere il monitoraggio dell’orario di lavoro collegato automaticamente alla retribuzione, alla valutazione delle performance o alle buste paga: tutto diventa facilissimo quando ogni funzionalità risiede all’interno della stessa «piattaforma SaaS».
Combinato con un design intuitivo, prezzi convenienti per soddisfare i team più piccoli ed integrato con una tecnologia di automazione che compete con i software di livello aziendale, Factorial diventa un punto di svolta sia per i proprietari di piccole imprese che per i dipendenti.
«Le PMI sono ampiamente svantaggiate nell’attuale mercato dei software HR, perché questo mercato si concentra sull’attrarre grandi imprese ed i suoi prodotti sono spesso troppo complessi e costosi per le piccole imprese» mette in evidenza Luca Eisenstecken.
«Factorial è invece radicalmente diverso —prosegue— in quanto è un prodotto orizzontale progettato pensando proprio alle PMI. Il software “all-in-one” di Factorial sostituisce il lavoro manuale dispendioso in termini di tempo ed offre approfondimenti e metriche per fornire supporto essenziale e consentire alle aziende più piccole di promuovere un approccio antropocentrico dell’azienda».
Factorial utilizzerà ora i nuovi fondi per ampliare ulteriormente le operazioni nei mercati esistenti in Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Germania, Italia, Portogallo, Francia, Messico e Brasile, per aprire un nuovo ufficio a Miami e per ampliare la gamma di prodotti e di funzionalità.
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A PROPOSITO DI FACTORIAL
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Factorial è stata fondata nel 2016 a Barcellona da Jordi Romero (CEO), Bernat Farrero (CRO) e Pau Ramon (CTO), tre imprenditori con una profonda esperienza nella creazione di software per migliorare la produttività delle imprese.
La visione dell’azienda è quella di consentire a livello globale alle PMI di prendere le migliori decisioni possibili in base ai dati disponibili, automatizzando e centralizzando processi come reclutamento, onboarding, gestione delle ferie, buste paga e monitoraggio del tempo.
Tra i clienti di Factorial, anche Freshly Cosmetics, Vicio, Booking.com e Whisbi.
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A PROPOSITO DI ATOMICO
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Atomico è un fondo di venture capital che investe sui più ambiziosi “founder” di «serie A», con un focus particolare sull’Europa.
Fondata nel 2006, la società vanta una profonda esperienza operativa nel potenziare la crescita di startup innovative, avendo già finanziato e sostenuto centinaia di esse, includendo Klarna, Supercell, Graphcore, Compass, MessageBird, Masterclass, Attentive Mobile, Pipedrive e Hinge Health.
Il team di fondatori, investitori e leader operativi di Atomico è stato artefice dell’espansione globale, delle assunzioni e del marketing di aziende come Skype, Google, Twitter e Uber.