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San Valentino: il regalo deve essere inatteso
Gli aspetti essenziali sono la sorpresa (secondo il 52% degli intervistati il regalo deve essere inatteso), la specificità (per il 51% deve fare capire che è pensato per fare sentire il partner unico e speciale) e l’esperienzialità (per il 50,5% il regalo esperienza è preferibile rispetto ad un dono materiale).
San Valentino è una delle feste più attese dell’anno: a confermarlo è una ricerca commissionata da Vamonos-Vacanze.it all’Istituto di Ricerca IRCM (www.ircm-ricerca.com) dal 2 al 6 febbraio 2023 e condotta su un campione rappresentativo di 2.000 intervistati in tutta Italia, di età compresa tra i 18 ed i 65 anni.
Il regalo più azzeccato per lasciare una traccia indelebile nel cuore di chi lo riceve? Gli italiani e le italiane concordano su 3 aspetti essenziali: la sorpresa (per il 39% degli uomini e per il 65% delle donne il regalo deve essere inatteso); la specificità (per il 40% degli uomini e per il 62% delle donne il regalo deve fare capire che è pensato specificamente per il/la ricevente, per farlo/a sentire unico e speciale); e l’esperienzialità (per il 38% degli uomini e per il 63% delle donne piuttosto che un presente materiale preferisce un dono esperienziale «quale può essere una cena romantica, un week-end benessere alle terme o un viaggio a Sharm-El-Sheik con tanto di esperienza sui cammelli» puntualizza Emma Lenoci, ideatrice e ceo della piattaforma Vamonos-Vacanze.it, la più grande online travel agency specializzata in vacanze di gruppo.
Nell’immaginario legato a San Valentino è proprio il regalo ad avere un ruolo decisivo, tanto è che il 68% degli intervistati quando pensa a questa ricorrenza la associa subito al regalo ricevuto la volta precedente.
«Dal regalo simbolico (soprattutto fiori e cioccolattini) che era prevalente fino agli Anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, si è passati ai regali materiali (soprattutto gioielli) degli Anni Duemila per arrivare oggi ad un maggiore apprezzamento del regalo esperienziale, che cresce di importanza anche perché poi è il regalo che si ricorda di più» spiega l’ideatrice di Vamonos-Vacanze.it.
In effetti, come dimenticare l’esperienza sui cammelli in Egitto? O l’Aurora Boreale vissuta insieme in Norvegia o il viaggio in mongolfiera nel Nord della Francia?
«Ma essenzialmente esperenziali —alla fin fine— lo sono anche i “sexy toy”, la “biancheria intima”, i “profumi” ed i “regali enogastronomici” che nelle preferenze di acquisto scalzano i gioielli ed i regali più materiali» sostiene Emma Lenoci.
Altro cambiamento che osservano gli analisti di Vamonos-Vacanze.it è la tendenza a non considerare più San Valentino una festa smielata dedicata solo per chi si trova in una relazione, ma l’occasione migliore per celebrare uno dei legami più importanti: l’amore in tutte le sue forme, anche per se stessi. Quindi anche i single ed i gruppi di amici festeggiano questa ricorrenza, in cui si celebra anche l’amicizia.
San Faustino —l’anti San Valentino— è ormai una festa per sfigati, un fenomeno limitato agli «hater» che ormai costituiscono una parte davvero esigua della popolazione, il 2% degli italiani secondo quanto rileva Vamonos-Vacanze.it.
«La Festa degli Innamorati non è infatti percepita più come una ricorrenza che il destino ha creato per tormentare chi è single, ma —al contrario— come coefficiente di avversità in senso esistenzialista, che quindi ci spinge a reagire ed a “scatenarci” alla ricerca di qualcuno —una singola persona o un gruppo di amici— con cui condividere un momento speciale, meglio se durante una vacanza» sottolinea Emma Lenoci.