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L’Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte contribuisce all’educazione culturale e religiosa di giovani peruviani chiamati al sacerdozio.
Don Nazzareno Di Marco: «Sono molte le necessità: ricostruire il seminario terremotato, costruire pozzi nel deserto e pagare durante anni la retta dei futuri sacerdoti».
É un Paese grande 5 volte l’Italia, coronato dalla cordigliera delle Ande, dove fioriscono più di 450 pueblos isolati tra loro, senza strade né ospedali, e un intercalare di deserti che scendono fino alle coste del mare. Al Perù, con un tasso di povertà di oltre il 28%, va destinata l’ultima donazione dell’Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte, per contribuire alle tante necessità degli abitanti di questi luoghi.
«Quest’anno, grazie alla generosità delle famiglie romane, ho potuto mandare dei fondi per costruire pozzi nel deserto, acquistare degli animali da allevare e permettere ad alcuni giovani di entrare in seminario», spiega Monsignor Nazzareno Di Marco, Cappellano di Sua Santità, Parroco di San Lorenzo in Lucina, una delle più antiche chiese nel centro della Capitale, che ha fatto del Perù la sua missione.
L’Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte, seguendo i valori di solidarietà di donna Emilia Lordi-Jantus de Sobremonte, ha voluto contribuire a questa missione umanitaria con una donazione che permetterà mantenere in seminario durante sei mesi uno dei tanti giovani che non potrebbero seguire la chiamata del Signore senza questo aiuto. «Le famiglie vivono di agricoltura e non possono pagare la retta per i loro figli», puntualizza Don Nazzareno Di Marco. I costi del seminario sono elevati per le famiglie: 1.300 euro di retta, ogni anno, per il seminario minore; e 3.300 per il seminario maggiore.
Ma la tenacia di Don Nazzareno e la generosità dei parrocchiani sono riuscite, già in questo primo anno di solidarietà, a far entrare in seminario 10 giovani peruviani. «In più stiamo ricostruendo il primo piano di una parte del seminario di Caravelí, che è stato distrutto da due diversi terremoti», continua Don Nazzareno, «e presto 16 giovani seminaristi potranno vivere lì».
I bisogni sono tanti in un Paese fatto di deserti e montagne, dove per raggiungere i pueblos, dispersi tra i 2 e i 5 mila metri di altezza, spesso l’unico mezzo di trasporto disponibile sono i cavalli. I soli aiuti che arrivano sono quelli delle famiglie private che si mettono in contatto con la parrocchia o rispondono al suo appello di aiuto.
«Chi vuole appoggiarci può rivolgersi alla Parrocchia di San Lorenzo in Lucina e lasciare a noi la donazione o farla arrivare direttamente sul conto del Perù», spiega Don Nazzareno che, dopo una vita di sacerdozio e insegnamento di filosofia alle superiori, con i suoi 72 anni unisce alla funzione di parroco anche quella di “missionario” prendendo a cuore la situazione del Perù, Paese che conosce bene da quando un sacerdote peruviano si è unito alla sua Parrocchia.
Con questa nuova donazione, l’Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte mantiene viva la sua missione, ispirata da principi di virtù e onore e dai più alti valori della cultura Cristiana. Proprio l’amore per il prossimo sta alla base della nascita dell’omonima associazione senza fini di lucro che, per volontà di donna Emilia, si propone di perseguire tali obiettivi.
In considerazione della sua figura morale e dell'impegno nelle finalità umanitarie e filantropiche, donna Emilia Lordi-Jantus de Sobremonte è stata insignita del titolo di Dama dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, ricevendo la prestigiosa onorificenza da S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, Capo della Real Casa d’Italia.
In riconoscimento degli oltre 40 anni di attività al servizio del prossimo, donna Emilia Lordi-Jantus de Sobremonte ha inoltre ricevuto la Medaglia d’Oro (Grand Or) della Federazione Francese del Volontariato (Fédération Française du Bénévolat Associatif) e «per le sue varie ed importanti benemerenze sociali ed accademiche» è stata nominata Accademico Benemerito della Real Academia Sancti Ambrosii Martyris, patrocinata da S.A.R. Dom Duarte di Bragança, Capo della Casa Reale di Portogallo.
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